Lampadario restaurato

Lampadario restaurato

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Chi mi conosce sa benissimo che devo sempre inventarmi qualcosa di nuovo…

L’altro giorno camminavo con mio marito e davanti ad un negozio di “anticaglie” ho provato l’impulso irrefrenabile di fermarmi.
Ho guardato dalle vetrine e, piacevolmente sorpresa, ho visto un lampadario polveroso che aveva in lui i segni di un’antica bellezza.
Mio marito, che mi conosce benissimo, guardando la mia espressione rapita, mi ha chiesto: “Che cosa ti devi inventare stavolta??? Sappi che io non voglio essere coinvolto…”
Dicendo così si è ritrovato all’interno con me che già stavo “negoziando” il prezzo d’acquisto.
Io ed il negoziante, alla fine, abbiamo “patteggiato” (con assoluta soddisfazione da parte di entrambi).

Ora c’era solo un problema..anzi due: riportarlo a casa (eravamo da mia mamma e, per tornare da me, dovevamo fare 250 km con il lampadario in macchina: ho una smart 😉 ) e convincere mio marito a darmi una mano per risistemare la parte elettrica (io a volte sbaglio anche ad avvitare una lampadina 😉 )

Dopo varie peripezie siamo riusciti a “comprimerlo” nella Smart e finalmente abbiamo ripreso il viagggio per il rientro: mio marito guidava, Bibo-Bogart sulle mie ginocchia ed il lampadario nel bagagliaio con i “bracci” che invadevano paurosamente anche l’abitacolo.
All’arrivo l’ho fatto subito portare in casa e così sono riuscita a risolvere anche il problema numero 2. 😉

Abbiamo valutato quello che c’era da fare (oltre che pulirlo): risistemare l’impianto elettrico, trovare una bobeche che era rotta ed alcune gocce che erano mancanti.
Ah, andava rivernicita la parte centrale (ma quello non sarebbe stato un problema: sono la “Maga” dei colori io 😉 ) e sicuramente ripulite ed allucidate tutte le parti in ottone.

Ci siamo messi subito all’opera: io e mio marito 😉

Vi metto qualche foto di com’era:

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Come prima cosa abbiamo staccato tutte le gocce, le bobeches e le abbiamo lavate in lavastoviglie 😉

Mio marito si è messo a lavorare alla parte elettrica: ha fatto passare i nuovi fili nei bracci del lampadario usando un cavetto dei freni di una sua bici.

Nei giorni seguenti io ho rivenicito la parte centrale con del colore spray per lavori di bricolage e di decorazione da interni “oro chiarissimo” e poi sono andata in giro alla ricerca dei pezzi mancanti.
Dopo vari tentativi sono riuscita a trovarli in un “mercatino delle pulci” in centro a Firenze.
Vi dirò la verità: trovarli non è stato per niente facile… il mio lampadario è di cristallo e finchè non mi sono recata in Piazza dei Ciompi riuscivo a trovare solo brutte copie (e di vetro) dei pezzi che il mio lampadario, nel corso degli anni aveva lasciato andare.

Comunque alla fine ci sono riuscita!!!
Le gocce (come potete vedere dalle immagini sopra già inserite) sono doppie: ho rimontato (usando le pinze che di solito uso quando faccio i miei lavoretti in metallo) i vari pezzi e le ho controllate una ad una.

Mio marito intanto si dedicava ai suoi fili.
E’ stato bravo: quando l’ha provato l’interruttore è scattato una sola volta. 😉
Ecco come il lampadario iniziava a riprendere forma:

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Passata quindi la “verifica elettrica” abbiamo iniziato a rimontalo.
Abbiamo deciso che le lampadine alogene erano quelle che più gli donavano: uno splendore.

Mio marito ha voluto metterlo nella nostra sala da pranzo e vi posso garantire che fa un effetto meraviglioso…ma la cosa che da ancora più gioia è che l’abbiamo risistemato insieme!!!

Eccolo com’è:

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Ora il problema sarà lasciarlo sempre brillante com’è ora!!!
Voci di corridoio mi dicono che occorrerà pulirlo (ogni spesso 😉 ) con dei guanti di microfibra uno dei quali bagnato in ammoniaca o in alcool.
Bella rogna!!! 😉